Laboratorio sperimentale
Cosรฌ potrebbe essere considerato Israele, il Paese al mondo tra i primi a somministrare in modo massiccio la terza dose di vaccino e che ha giร iniziato la somministrazione della quarta dose. Un Paese quindi la cui evoluzione della situazione epidemica va attentamente osservataย per valutare l’effetto dei richiami della vaccinazione contro il Covid sulla popolazione e che sta registrando un picco di contagi e di decessi mai cosรฌ alto da inizio pandemia.
Un Paese in emergenza con oltre 60’000 casi positivi al giorno contro i 5’000 dello scorso anno, quando la vaccinazione era iniziata da pochissimo. Un Paese dove, se l’aumento dei contagi potrebbe essere spiegato con l’aumento esponenziale contestuale delle persone testate quotidianamente, non si spiega invece l’impennata di decessi giornalieri. Nemmeno con lโeffetto paradosso, che non รจ in grado di spiegare come mai oggi in Israele, con oltre 5 milioni di persone con tre dosi e lโinizio della somministrazione della quarta dose, vengano registrati i piรน alti numeri di decessi dallโinizio dellโemergenza.
Un fenomeno confermato dalla situazione che si registra negli ospedali israeliani. In una recente intervista, il Professor Yaakov Jerris, direttore dellโOspedale Ichilov di Tel Aviv, ha cosรฌ dichiarato: “Ad oggi, la maggior parte dei casi gravi sono persone vaccinate. Si tratta di persone che hanno almeno tre dosi di richiamo. Tra il 70 e lโ80% dei casi piรน gravi sono persone vaccinate. Quindi, il vaccino non ha alcun significato per quanto riguarda le malattie gravi, motivo per cui solo dal venti al venticinque percento dei nostri pazienti non sono vaccinati.”
Stefano Introzzi โ Redazioneย TIResidenti